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Gaza: Aoi esprime sollievo per la firma di un primo accordo di pace

Un passo che può contribuire a ridurre immediatamente la sofferenza della popolazione civile e a creare uno spazio per un dialogo più ampio
 
Le organizzazioni della rete AOI, di cui fa parte anche l'Uisp, apprendono con sollievo la notizia del raggiungimento di un accordo sulla prima fase della fine dell’offensiva militare israeliana a Gaza, un passo che può contribuire a ridurre immediatamente la sofferenza della popolazione civile e a creare uno spazio per un dialogo più ampio tra le parti coinvolte.

È tuttavia evidente che la fine dei bombardamenti, l’ingresso degli aiuti umanitari e lo scambio di prigionieri e ostaggi non significano la fine del genocidio. L’accordo appare sostanzialmente simile a quello di gennaio 2025, mai rispettato da Israele e poi unilateralmente rotto, e per questo guardiamo con cautela agli sviluppi futuri, consapevoli che servono impegni concreti e duraturi per garantire la sicurezza e la dignità della popolazione palestinese.
 
Ci auguriamo che le prossime fasi del processo coinvolgano davvero tutti gli attori interessati, in primis il popolo palestinese, e che possano portare a misure concrete per la protezione dei civili e il rispetto dei loro diritti fondamentali, inclusa la fine dell’occupazione illegale israeliana e dell’apartheid.
Purtroppo non possiamo che certificare ancora una volta il fallimento dell’Unione Europea e del nostro governo, che in questi due anni non hanno mai avuto un ruolo rilevante nel chiedere la fine dei bombardamenti e il rispetto del diritto internazionale.
 
Il nostro impegno rimane fermo: lavorare per la fine del genocidio, per la giustizia e per la piena affermazione del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, continuando a sostenere chi quotidianamente vive e lavora in Palestina, attraverso la raccolta fondi, le distribuzioni di aiuti umanitari, le campagne e le mobilitazioni in difesa del diritto internazionale e contro la barbarie.